Prenotare la partecipazione tramite messaggio whatsapp al 327 4564966 o al 347 8238652
Guida il dr. Andrea Santini, naturalista.
La partecipazione alla visita che dura 40/50 minuti è a offerta libera.
Grazie al lavoro congiunto dell’Ass. Plinio e del CEA, Ass. Cyberia idee in rete, è nuovamente possibile visitare questo piccolo gioiello.
L’idea alla base del Museo è quello di ricostruire attraverso 8 diorami gli 8 ambienti presenti sul nostro litorale – la duna costiera, la macchia bassa, la macchia alta, il bosco, la pineta, il bosco umido, l’ambiente agricolo e quello urbanizzato- dove sono stati inseriti gli insetti più rappresentativi di ciascun habitat. Il museo contiene molto altro ancora: la classificazione dei vari ordini di insetti, la struttura fisica, il loro ciclo vitale, le metamorfosi e numerose bellissime foto, inoltre è stata riprodotta in scala 1:1 la Meganeura la più grande libellula mai esistita, ora estinta.
Ricordiamo che la mostra fu allestita in forma temporanea presso la biblioteca di Ostia Elsa Morante nel lontano 2003 e poi trasferita e riallestita presso il CEA.
La realizzazione di queste strutture è stato il frutto di un lavoro minuzioso di abili artigiani, tutti volontari entusiasti, che sono riusciti a costruire i diorami e a realizzare fedeli riproduzioni delle diverse specie di insetti. Nella mostra è spiegata anche la fase di realizzazione ed i materiali usati: ferrofilato, das e colori.
Abbiamo piacere di ricordare coloro che la realizzarono:
Rita Pastore Praturlon, coordinatrice della mostra e della pubblicazione, Paolo Maltzeff, contenuti scientifici, Michele A. Iocca, disegnatore, Giuliano Fanelli, consulenza scientifica, Cellio Vallone, falegnameria, Francesca Condò, acquerelli degli ambienti, Barbera Pagni, Agnese Campa, Rosalba Cianotti, Natalina Antonacci.
Precedente al museo degli insetti a marzo 2001 l’Ass. naturalistica Plinio aveva realizzato la pubblicazione “Insetti del Litorale Romano” un vero gioiello dal punto di vista dei contenuti e delle illustrazioni, con accuratissimi disegni realizzati da Michele Iocca e acquerelli dei vari ambienti di Francesca Condò.