Biglietto di ingresso: 6 Euro, da acquistare in anticipo on line
Il museo degli delle navi attualmente non è visitabile in quanto sono in atto accurati lavori di restauro che per conservare le antiche imbarcazioni che devono essere custodite temperatura costante.
Il museo è un edificio moderno non molto conosciuto, realizzato nel 1979 per ospitare una piccola flotta di imbarcazioni romane rinvenute all’interno all’imbocco del Porto di Claudio. La fondazione del porto di Claudio avviato dall’omonimo imperatore a partire dal 42 d.C. a causa delle difficoltà incontrate per le dimensioni grandiose si protrasse per molti anni tanto che venne ultimata solo sotto il principato di Nerone nel 64 d.C. Per il breve periodo durante il quale il porto funzionò rappresentò la più ardita realizzazione dell’ingegneria portuale romana. Vi approdarono le maggiori flotte mercantili del Mediterraneo con i loro carichi di grano, olio, vino e garum, la nota salsa di pesce apprezzatissima sulle tavole dell’antichità.
Oggi il porto di Claudio in larga misura interrato mostra solo alcune parti dei suoi moli ai margini dell’ aeroporto Leonardo Da Vinci.
Scavando in quello che era stato il suo specchio d’acqua furono ritrovati gli scafi in legno di alcune imbarcazioni antiche, ora conservate nel vicino museo delle navi, attualmente in corso di ristrutturazione.
Il museo consente di ammirare i resti dei legni bimillenari, montati su un armatura metallica brunita ed anche di visionare un utile filmato introduttivo che illustra l’intera area. Il fortunato ritrovamento ebbe luogo durante la costruzione dell’aeroporto Leonardo da Vinci tra il 1958 e il 1965. I relitti erano posizionati in prossimità del molo destro del porto in un’area marginale del bacino facilmente soggetta a insabbiamento. Si può immaginare che in antichità qui fosse ubicato un vero e proprio cimitero per le imbarcazioni troppo vecchie per prestare ancora servizio.
