
Splendido ambiente lacustre anche se di origine artificiale. Il lago si è formato all’interno dell’antico porto esagonale fatto costruire dall’imperatore Traiano.
L’area è protetto dalla direttiva europea di tutela degli uccelli.
Attorno all’invaso si alternano aree aperte e siepi, con fasce di canneto in corrispondenza di canali e depressioni. E’ presente un bosco misto con pino domestico, querce ed altre latifoglie sia autoctone che alloctona, introdotte durante la bonifica.
Il Porto di Traiano è area di svernamento di numerosi uccelli acquatici, soprattutto anatre. In inverno sono molto comuni i germani reali e i moriglioni, le alzavole e i mestoloni, spesso in notevoli quantità, fino ad alcune centinaia di esemplari. Sono abbondanti i cormorani e gli aironi cinerini, che frequentano con le garzette, i numerosi canali che attraversano l’area archeologica. Si possono incontrare praticamente tutte le specie di svasso europee, con particolare riferimento al tuffetto, svasso minore e svasso piccolo. Durante i passi migratori si possono osservare anche gabbiani corallini e mignattini, sia comuni che ali bianche, oltre alle numerose specie di rapaci che frequentano l’ area tra cui il gheppio, la poiana e il nibbio bruno che in piena estate è solito visitare il bacino con regolarità alla ricerca di pesci morti o in difficoltà. Fra le siepi sono molto abbondanti i merli le capinere e gli occhiocotti, nonché le cinciallegre e i picchi muratori, che in inverno formano colorate e chiassose bande erranti alla ricerca di cibo. La civetta, l’allocco e il barbagianni riempiono di voli il cielo della notte.
Appuntamento ingresso Via Portuense km 9,100
Biglietto di ingresso 12 Euro